SullaMajella

Quando si parla di magia si pensa spesso ai maghi che fanno sparire o apparire le cose o a racconti di fantasia con persone con abilità straordinarie. Ma esiste veramente la magia come narrato in queste storie? Io non so dirvelo, ma passeggiando per la Majella mi verrebbe da dire di sì. Non sto parlando di illusioni ottiche o eventi soprannaturali, ma semplicemente della bellezza che la Majella ci offre, quasi fosse il trucco di un illusionista che crea qualcosa di impensabile. Come esempio di oggi vi parlerò dell’ultimo luogo visitato da Maja, la nostra amica aquila: la Valle dell’Orfento, uno dei luoghi più rappresentativi del territorio abruzzese.

Tra le varie celebrazioni che si svolgono in Abruzzo ce n’è una dedicata a Sant’Antonio Abate. Sono molti i comuni abruzzesi che festeggiano il Santo, ognuno con le sue tradizioni e i suoi riti. Vediamone alcune insieme.

L’Abruzzo non è solo un luogo di tante meraviglie, ma anche di tante prelibatezze. Una delle specialità è l’uva, dalla quale vengono prodotti ottimi vini, apprezzabili nelle cantine di produzione e nelle diverse manifestazioni ad esso dedicate. Ed è proprio questo il tema centrale di oggi.

La nostra aquila Maja continua ad esplorare il bellissimo Parco Nazionale della Maiella.

I colori dell’autunno stanno cambiando il volto del Parco e durante uno dei suoi voli per godere questo nuovo spettacolo della natura, Maja scoprirà la storia che si cela dietro le capanne a tholos, in pietra a secco, disseminate sul territorio.

Abbiamo visto come l’amica Maja abbia raggiunto uno stato di quiete e di gioia, volando tra le meraviglie nascoste nel Parco della Majella.
Ora andiamo a sondare da cosa deriva questo stato d’animo positivo.

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